Spaaace e l'Albania di Dust
Nell’ambito dell’esposizione fotografica “Dust” di Michele Cera, presso il contenitore culturale “SPAAACE”, lo scorso 8 luglio, si è tenuta una conversazione artistico letteraria incentrata sulla fotografia dell’autore e le sue molteplici ispirazioni. Si tratta di stimoli di carattere etnografico, culturale e sociologico legati alla storia dell’Albania, terra così vicina alla nostra nazione ma, allo stesso tempo, così dissimile. E’ proprio su queste peculiarità che si è costruito il discorso dei relatori: Roberto Lacarbonara (storico dell’arte), Rosalba Branà (direttrice della Fondazione Museo Pino Pascali), Gianni Palattella (artista, designer e animatore culturale di SPAAACE) e naturalmente Michele Cera, ben disposto anche al dialogo con il pubblico.
L’indagine ha preso le mosse dal viaggio compiuto dall’autore nei meandri di questo paese. Un viaggio in cui motivi artistico letterari si intrecciano con emergenze storiche. E’ impensabile, infatti, proporre scatti fotografici che prescindano dalla storia di questa nazione e dal suo incontro con la civiltà meridionale ed, in particolare, quella pugliese, datato 1991. La storia procede di pari passo con la narrazione dell’urbanità e della quotidianità che ne sono rispettive figlie.
Il racconto giocato sull’allusoria corrispondenza tra paesaggio albanese e precarietà dell’esistenza umana, caratteristica singolare del testo, si è poi spostato ad analizzare le costanti di sviluppo della nazione albanese e come queste tendenze regolino i suoi rapporti esteri, incontrando anche proficue opportunità di crescita per il nostro Paese.